"State a vedere: questo è un test professionale. Per tutta la lunghezza della lama... il centro... la punta della lama... ogni volta che prenderete questo coltello taglierà come appena uscito dalla scatola"
Nello chef Tony che affetta un foglio di carta, per poi passare al suo taglio preferito: quello del pomodoro, subito dopo aver inciso con lo stesso coltello un martello da fabbro, c'è tantissimo della mia generazione. Sto ovviamente parlando dell'ipnotizzante televendita dei coltelli Miracle Blade, con tanto di sfera di controllo AccuGrip, l'impugnatura triangolare, la mano che non tocca il tagliere e Tom, la spalla, che rimane stupito quando Tony urla "HO ALTRI SETTE COLTELLI PER VOI!", tanto da esclamare "Tony: sei proprio senza limiti!". All'incirca tutti quelli che erano a casa nel pomeriggio tra il 2003 e il 2007 hanno visto almeno una volta questa televendita. Io credo di essere arrivato a 32.643 visualizzazioni, all'incirca.
Oggi mi torna in mente perché per qualche motivo è da qualche giorno che sto ascoltando a rotazione una canzone del 2020 dal titolo "Televendite di quadri", il gruppo che la canta si chiama Post Nebbia, e sono ragazzi classe 1999: troppo giovani per conoscere lo Chef Tony.
Televendite di quadri sulla mia TV
Tutto il giorno in loop
Anche io sono in vendita
E il prezzo scende giù
Ogni secondo di più
C'è qualcuno che mi guarda
Sulla sua TV
Tutto il giorno in loop
Conoscono però Telemarket, che anche se ormai è chiusa qualche anno, con le sue televendite di quadri ci ha fatto la fortuna con leggendari conduttori come Francesco Boni o Alessandro Orlando. Proprio questi due hanno il merito di essere diventati più famosi grazie alla loro vena comica inconsapevole, come nel caso di Boni imitato da Guzzanti o di Orlando, oggi base meme e forse più sulla cresta dell'onda rispetto a quando conduceva.
Ciononostante, al netto delle vicende giudiziarie che nel tempo hanno coinvolto Telemarket, a più riprese accusata di vendere multipli spacciati per pezzi unici, venditori come Orlando o Boni erano fottutamente bravi. Tanto che i centralinisti del canale raccontano che alcuni clienti quando venivano richiamati per confermare l'acquisto non si ricordavano neanche cosa avessero comprato: avevano acquistato la performance del televenditore, più che il quadro.
Tra gli ultimi oggetti venduti su Telemarket c'erano alcuni "Paesaggi TV" dipinti da Mario Schifano (pochi giorni fa è caduto il 25esimo anniversario della sua scomparsa), tratti dalla collezione personale del padrone del canale. Si tratta di opere in cui l'artista fotografava immagini dalla TV e ci dipingeva sopra. Opere in cui il flusso di immagini che creano la realtà viene mediato in un filtro, quello della foto e della rielaborazione pittorica, per trasformarsi e cristallizzarsi.
Oggi non c'è più Mario Schifano e non ci sono più le televendite di quadri su Telemarket, ma c'è un altro flusso di immagini che procede indisturbato e che resiste. Sono le emittenti televisive locali. Qui ci sono ancora le televendite. Tantissime.
Qui, soprattutto, siamo agli antipodi di TikTok.
Il contrasto tra PrimaAntenna, ReteSette, Telecupole, TeleStudio e il social di ByteDance è potente. Su TikTok si consumano decine di video al minuto: su ReteSette no. Su ReteSette dopo 40 minuti ti stanno ancora vendendo lo stesso oggetto, hanno ripetuto diciotto volte cosa questo prodotto può fare per te e ti hanno invitato almeno ventiquattro volte a chiamare il numero in sovraimpressione. Inoltre, solo per oggi, all’incredibile cifra che vedi in sovraimpressione potrai avere due oggetti anziché uno. Ma va tutto bene così: il pubblico ci sente poco e vuole essere certo di aver capito tutto.
Tra le mie preferite ci sono: la signora calabrese che ha risolto i suoi problemi trasformando il suo gabinetto in un cesso barra bidet, la stufetta mignon che attacchi alla presa della corrente e ti riscalda tutta la casa facendoti consumare pochissimo (mica sarai ancora così antiquato da riscaldarti con i termosifoni?), il distributore dell'acqua che acquistandolo subito con una visita senza impegno a casa tua ti dà in omaggio anche un "TV Color" (sì, c'è qualcuno che usa ancora questa formula non ironicamente), una maniglia con ventosa da attaccare dove vuoi per reggerti meglio e non cadere, poi ci sono quelli che ti trasformano la vasca in doccia e, infine, il sollevatore che ti aiuta ad alzarti dal gabinetto. Il nome di quest’ultimo è geniale: Lazzaro.
Ultimamente ho visto pure la televendita di un dentista sardo che opera in Romania e Moldavia, ma di recente la mia categoria preferita è quella degli alzatapparelle elettrici.
Ce ne sono diversi in circolazione, forse il mio preferito è quello della marca “Jack”, che ha pure il pratico telecomando che assomiglia a una chiave di automobile e che sopra ha 4 tasti: 1, 2, 3 e 4. Non si capisce quali funzioni possano rappresentare questi 4 pulsanti. Probabilmente hanno comprato uno stock di telecomandi in Cina e c’erano solo quelli coi quattro numeri e della UX ci pensiamo un’altra volta.
Ma il più completo dal punto di vista del marketing è quello di “AlzaFacile”, che per un prodotto dedicato agli anziani è già un nome fraintendibile. La televendita dura credo qualche ora, non ne ho idea: in realtà credo di averla guardata, ipnotizzato, per circa 10 minuti che mi sono sembrati anni. Durante il racconto del prodotto, che si ripete più volte, si concatenano una selling proposition dopo l’altra, l’ordine cambia sempre per farti sembrare che siano tante diverse, ma in realtà sono sempre le stesse. La parola d’ordine è: rassicurazione. Vai sul sicuro. Te lo meriti. La tecnologia è affidabile.
Qui un breve estratto. La realtà è che dura molto di più di così.
Le principali rassicurazioni sono:
“A voi che avete lavorato tutta la vita vi dico: fatevi questo regalo!”, dedicato in particolare agli anziani piemontesi che da sempre hanno un solo scopo nella vita: morire con un sacco di soldi sul conto corrente
La spesa è contenuta: la tapparella rimane la stessa. E anche la corda. Perché si sa: l’anziano, in media, è più affezionato alla corda della tapparella che ai suoi nipoti
“Un affidabile prodotto della tecnologia tedesca”. Chiaramente in Germania sono famosi costruttori di avvolgitapparelle. Ma il riferimento qui è ovviamente a Lucia Ocone quando nei vecchi Mai Dire Gol faceva le televendite di Veronika, che vendeva colapasta “Made in Spagna, cotto a legna!”
Ci sono (nella versione estesa) le testimonianze dei clienti: a Torino è doveroso inserire sia vecchi torinesi che calabresi. Nel mondo degli anziani essere inclusivi è questa roba qua
Il rinnovato vigore, ad un certo punto (sempre nella versione estesa) il presentatore assicura “Da adesso sarete voi a comandare. Anzi… a telecomandare la vostra vita!”
“Questo darà un tocco di modernità e prestigio alla vostra casa”. Fammi controllare a quanto posso vendere la nuda proprietà dell’immobile…
C’è tanto di teoria (e pratica) del marketing in questa televendita: conoscenza del target, posizionamento e, soprattutto, maestria nel formato. Lento, reiterato, rassicuratorio. Forse rassicuratorio non è una parola, sarebbe meglio “rassicurante”, ma ci siamo capiti. Agli antipodi di TikTok perché il target è agli antipodi di TikTok.
In realtà, sono solo invidioso. Non perché vorrei della pubblicità che mi conosca come AlzaFacile conosce gli anziani, ma perché fare le televendite è il più grande sogno della mia vita e ho paura che quando noi millennial saremo vecchi non ci saranno più.
Ah, ho fatto un intero numero sulle televendite e non ho detto la parola magica. Eccola qui: Mastrota!
Tra! Tra! Tra!
Qui un remix di una televendita Mondial Casa fatto qualche anno fa da Elio e le Storie Tese. Mmmmm… buono il pollo!
Art-ificial Intelligence
Qualcuno ha perso un po’ di tempo nel far generare a un’intelligenza artificiale cinque temi: una rappresentazione dell’ansia, un astronauta, la scoperta della gravità, un cavallo e qualcuno che guarda il monte Everest, il tutto moltiplicato per 1.496 stili diversi, per un totale di 7.480 interpretazioni diverse della stessa cosa. Le puoi vedere qui.
Codice sconto
No, purtroppo non ho nessun codice sconto per acquistare AlzaFacile.
Nelle puntate precedenti
Questa newsletter ha ben cinque numeri precedenti: uno in cui mi improvviso Cloris e predico la luna nera del 2023, un altro in cui rendo omaggio al grande De Sica, che non è Vittorio, poi ce n’è un altro in cui una constatazione sulla mia forma fisica si trasforma in una riflessione su chi può e chi non può dire cose, poi ho parlato di videoarte, ma prima ancora mi sono dedicato alla mia passione per la resilienza.
Il prossimo numero uscirà a sorpresa e parlerà di un argomento a caso, come sempre.